50 anni
di FGR
Era il 1972, nasceva l'azienda
Figlio di padre meccanico e nipote di un nonno fabbro, Giancarlo a 21 anni sognava di fare l’imprenditore nel settore della carpenteria metallica e fonda la prima azienda, che porta il suo nome
Era l’epoca dell’eternit, dei lavori a 40 metri d’altezza senza protezioni: ponteggi e piattaforme ancora non esistevano.
“Niente mezzi meccanici, solo muscoli ed equilibrio, per trasportare pesi anche di 50 chili.
Ricordo il mio primo lavoro da imprenditore: dovevamo installare delle strutture metalliche per un complesso agricolo nel comune di Girifalco a Catanzaro.
Quanta grinta, quanto entusiasmo ed impegno per mettere in luce le nostre capacità! Iniziavamo al mattino molto presto e finivamo alla sera tardi.
Lavoravamo con qualsiasi tempo, sotto la pioggia e con la nebbia, scivolando sul ghiaccio sopra le carpenterie. La gru era un lusso che non potevamo permetterci.
Ma niente ci fermava, perché la voglia di realizzarci era tanta e ci faceva dimenticare le fatiche, così il giorno dopo eravamo pronti a ricominciare con la stessa grinta e lo stesso entusiasmo.
Eravamo giovani, spiriti liberi, lavoravamo sempre, ma eravamo contenti”
È con quella prima commessa che inizia la storia di FGR.
Con l’aumentare degli ordini, Giancarlo si confronta con tutte le difficoltà di condurre un’azienda: Il lavoro anche 24 ore al giorno, le visite presso i cantieri avviati in tutta Italia, la supervisione delle maestranze, i contratti, le scadenze, la contabilità da tenere sotto controllo. È il “miracolo del Nordest” non però paga in termini di salute nonostante la costante presenza di Daniela, moglie di Giancarlo, compagna preziosa nel lavoro e nella vita.
Il cambiamento è però alle porte: Giancarlo ha 54 anni e capisce che è venuto il momento di cominciare a pensare al dopo. Ed è il passaggio generazionale la vera pietra miliare del cambiamento.
Da lì nasce la scelta della formazione, che presto diventa uno stile di vita; “ho cominciato per migliorarmi nella professione, ne sono uscito migliorato nella vita”.
La formazione personale serve proprio a questo, a ritrovare la pace con sé stessi, a gestire le relazioni e, nell’ambito professionale, a saper selezionare bene i propri collaboratori.
“Ognuno deve avere chiari i propri compiti e le proprie responsabilità. Solo lasciando autonomia, si aiuta a crescere e si crea motivazione”.
Adesso che FGR sa navigare anche senza il “patron”, grazie ai figli e a preziosi collaboratori, Giancarlo può dedicarsi alle sue passioni, all’amata moglie, “che per me è sempre stata fonte di ispirazione e di equilibrio”, ai viaggi e alla pittura. Perché l’importante “è saper vivere la poesia della vita”.
Giancarlo Fior sa che il passato non va mai dimenticato. “Non smetterò mai di ringraziare le aziende con le quali ho cominciato”.
Ma sa anche che lo sguardo dev’essere rivolto al futuro.
Perché la storia di FGR continui.